Cdl FVG siglano protocollo con AE per ottimizzare rapporti
AE e Presidenti dei 4 Ordini istituiscono “Tavolo congiunto regionale”
Semplificare i rapporti con i contribuenti, facilitare l’accesso ai servizi di assistenza e di informazione e migliorare i rapporti con i contribuenti. Questi sono alcune delle premesse che i Presidenti dei 4 Ordine dei Cdl del FVG e la direzione regionale FVG dell’Agenzia delle Entrate hanno evidenziato nel protocollo d’intesa firmato il 18 maggio scorso a Trieste. I reciproci impegni presi riguardano: per i Cdl la promozione verso gli iscritti dell’utilizzo in via prioritaria dei canali telematici (CIVIS) in luogo dell’accesso fisico; per AE la fornitura di assistenza e di informazioni sull’utilizzo di Entratel e Fisconline, risposta in merito al riesame in autotutela degli esiti di liquidazione automatizzata e assistenza prioritaria con appuntamento “CUP convenzioni”. Le parti, con tale protocollo, convengono l’istituzione presso la Direzione Regione FVG del “Tavolo congiunto Regionale” con diversi obiettivi: individuare prassi operative e problematiche, monitorare flussi di richieste e soluzioni fornite, nonché segnalare anomalie e criticità.
Contratti “pirata” danneggiano i lavoratori
Sono fuori dalla legalità i contratti “pirata”, quei contratti collettivi stipulati da organizzazioni sindacali dalla dubbia rappresentatività dei lavoratori, adottati dai datori di lavoro al solo fine di abbattere, impropriamente il costo del lavoro, in spregio ai diritti dei lavoratori. Contrattazione collettiva e regole deontologiche dei Consulenti del lavoro sono stati gli argomenti al centro dell’incontro organizzato il 28 marzo scorso dal Consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Udine, in collaborazione con il sindacato ANCL e l’Associazione giovani, presso il Seminario arcivescovile di Udine. Con l’avv. Pasquale Staropoli, responsabile della Scuola di alta formazione della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro è stato affrontato il delicato tema della scelta del contratto collettivo da applicare al rapporto di lavoro, momento tanto fondamentale quanto complesso, alla luce di quello che è stato condiviso come “sistema imperfetto” che si apprezza nel nostro ordinamento, a causa della mancata attuazione di una norma, l’art. 39 della Costituzione, che avrebbe dovuto garantire certezza ad elementi fondamentali della contrattazione collettiva: la rappresentatività sindacale e l’efficacia dei contratti collettivi. Si è potuto verificare come, invece, tali fondamentali elementi siano frutto di elaborazione della dottrina e della giurisprudenza, non senza significativa incertezza, che non agevola il lavoro dei Consulenti del lavoro, professionisti che, tuttavia, devono necessariamente operare tali decisioni fondamentali nell’interesse, innanzi tutto, dei lavoratori, ma anche delle aziende, affinchè l’organizzazione corrisponda a criteri di virtuosità e legalità. A questo proposito, nel corso dell’incontro, sono state analizzate in particolare le caratteristiche dei cosiddetti contratti “pirata”, contratti collettivi stipulati da organizzazioni sindacali dalla dubbia rappresentatività dei lavoratori, adottati al solo fine di abbattere, impropriamente il costo del lavoro, in spregio ai diritti dei lavoratori. È stato nettamente chiarito come tali fenomeni si collochino in un ambito di illegalità e debbano essere avversati su ogni fronte. Le nuove norme del Codice deontologico dei Consulenti del lavoro, invece, sono state puntualmente descritte da Stefano Sassara, Tesoriere del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il Codice regola l’attività ed il comportamento dei Consulenti del lavoro, non soltanto con riferimento allo svolgimento specifico degli adempimenti di natura professionale. Va tenuta, infatti, la dovuta attenzione a tutti quei momenti astrattamente “marginali”, come la condotta da porre in caso di successione nel mandato professionale, il contegno nei rapporti con enti e terzi, senza trascurare l’evidente necessità che l’adempimento professionale sia caratterizzato dalla competenza, buona fede e trasparenza, nell’interesse immediato della tutela del cliente e, più in generale, della preservazione della dignità e della reputazione della categoria dei Consulenti del lavoro. Uno specifico momento è stato dedicato ai rapporti con i media, ricomprendendo nella fattispecie anche l’attività sui cosiddetti “social”, tanto in voga, quanto troppo spesso “distratta”, laddove ci si dimentichi che una piattaforma non è un mondo (soltanto) virtuale, ma dichiarazioni, affermazioni, contegno, si riverberano pur sempre su fatti e persone reali e, come tali, devono garantire quei doveri di probità che sono imposti ai professionisti in qualunque contesto.
Nuovo accordo della regione Fvg con i Consulenti del lavoro sulle politiche occupazione
Con il rinnovo del Protocollo di collaborazione la Regione Friuli Venezia Giulia e gli Ordini dei Consulenti del Lavoro del Friuli Venezia Giulia a intendono proseguire un percorso comune avviato già nel 2019. L'obiettivo è mettere a fattore comune conoscenze e professionalità, al fine di ampliare gli ambiti di collaborazione nello scambio dei dati nell'informazione e nella realizzazione di progetti in materia di politiche del lavoro che possano costituire buone pratiche anche sui fronti degli interventi destinati alla riqualificazione e al reinserimento lavorativo.
Abilitazione professionale più vicina in provincia di Udine. Grazie alla convenzione siglata il 9 maggio 2017 tra il Consiglio Provinciale dell'Ordine di Udine e l’Università degli Studi della città, gli studenti dell'ultimo anno del Corso di laurea triennale in Scienza dei servizi giuridici, o del Corso di laurea a ciclo unico quinquennale in Giurisprudenza, potranno svolgere sei mesi del tirocinio obbligatorio per l'ammissione all'esame di abilitazione alla professione di Consulente del Lavoro presso gli studi degli iscritti all'Ordine di Udine, conseguendo anche crediti utili alla laurea.
L'intesa, che rientra nell'accordo-quadro tra i Ministeri dell'Istruzione e del Lavoro ed il Consiglio Nazionale dell'Ordine, punta sulla continuità del rapporto fra università e occupazione.
L’accordo consente ai giovani laureati di richiedere più velocemente l'iscrizione all'Ordine dei Consulenti del lavoro ed accedere al mondo del lavoro più preparati e, soprattutto, con un importante ed indispensabile bagaglio di conoscenze pratiche.
Il Rettore dell'Università di Udine, Prof Alberto Felice De Toni, nel corso dell’incontro, ha sottolineato come la presenza attiva dei Consulenti del lavoro a Udine ed in sede nazionale ha permesso di giungere a questo accordo utile per la facoltà di giurisprudenza, inoltre, si è reso disponibile ad estendere l'accordo alla facoltà di economia. L'Università, ha aggiunto De Toni, è interessata a mantenere un rapporto che va anche oltre alla finalità dell'accordo siglato oggi, ad esempio legato ad iniziative diverse come i master (in corso uno sulle risorse umane) che rappresentano un supporto per gli sbocchi professionali. Il Dipartimento di scienze giuridiche e l’Ordine, infatti, con questo accordo s’impegnano, inoltre, ad informare adeguatamente gli studenti, anche nel corso delle iniziative rivolte agli allievi dell’ultimo anno di scuola superiore, in merito alle offerte formative ed ai percorsi alternativi finalizzati all’accesso alla professione di Consulente del lavoro.
La prof.ssa Marina Brollo, Direttore del dipartimento di scienze giuridiche UniUd, presentando la Convenzione, ha illustrato ai presenti il contenuto del convegno del 15 maggio a Udine "Consulente del lavoro 4.0", su come sta cambiando il lavoro, quali sono le nuove strategie e le nuove tecniche di tutela dei lavoratori, tenendo presente che le vecchie tecniche potrebbero essere considerate un boomerang e potrebbero non proteggere. "L'Università, afferma Brollo, vuole fare sinergia e collaborare con coloro che sono in prima linea sul fronte del mondo del lavoro e che hanno la sensibilità per capire se le norme funzionano o meno e, quindi, questo rapporto di collaborazione con i Consulenti del lavoro può avere delle ricadute in termini di formazione reciproca: noi agli iscritti e gli iscritti nei nostri laboratori".
Per il Presidente dell’Ordine di Udine, Enrico Macor “L’idea della formazione per i Consulenti del lavoro nasce a Udine sin dal 1988, anno dal quale abbiamo collaborato con l’Università e nel corso del tempo sono stati organizzati corsi di formazione sia per i Consulenti del lavoro, sia per i tirocinanti.”
“Oltre al fatto che questo accordo costituisce indubbiamente un obiettivo raggiunto sull’alternanza scuola lavoro e che dovrebbe anche essere un punto di partenza per far entrate numerosi giovani nella nostra professione, tramite l’accordo di oggi – prosegue Macor – si potrebbero aprire ulteriori collaborazioni e l’aspirazione per noi sarebbe proprio quella di istituire il corso di laurea in Consulenza del lavoro a Udine”.
Per il Presidente Macor, inoltre, “è positivo il grandissimo ampliamento delle competenze acquisite nel tempo dalla categoria, compresa l’intermediazione, quindi per i giovani si dilata la gamma di servizi che possono offrire intraprendendo la nostra professione”.
La convenzione è stata rinnovata il 18 settembre 2023 per ulteriori 5 anni.
leggi tutta la pagina del Messaggero Veneto del 14 maggio 2024 curata dal Consiglio provinciale di Udine
CONSULENTI DEL LAVORO, L’ ASSOCIAZIONE GIOVANI RINNOVA I VERTICI
Nuovo triennio all’insegna del dialogo e del confronto per i giovani Consulenti del lavoro della provincia di Udine. Sono stati rinnovati il 16 novembre 2021 i vertici dell’Associazione giovani Consulenti del lavoro (AGCDL) della provincia di Udine per il triennio 2021 – 2024 presieduti da Elena Gheller. “Fra gli obiettivi che l’Associazione si pone per il secondo triennio di attività – afferma Gheller - emerge il rafforzamento dei legami derivanti dal dialogo e dal confronto fra i giovani professionisti e i praticanti su temi e casi quotidiani in studio, così come la realizzazione di seminari ed incontri su temi di interesse in materia di mercato del lavoro, comunicazione di ruolo, gestione dello studio, tenuti da colleghi, funzionari presso istituti ed enti ed esperti del settore via via individuati, anche in collaborazione con le Associazioni Giovani CDL delle province e delle regioni limitrofe. Oltre a tutte queste attività, sarà attribuito anche ampio spazio all’affiancamento e al dialogo con i praticanti, questo ai fini di garantirgli un proficuo percorso di preparazione all’esame di abilitazione”. Un ringraziamento particolare va al Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Udine che nel 2015 ha fortemente voluto questa apertura ai giovani, per creare nuovi legami tra professionisti e nuove esperienze formative”.
Il nuovo direttivo AGCDL di UDINE per il triennio 2021-2024 risulta così formato: